di Francesca Capelli, docente e ricercatrice e autrice di Wargasms/Orgasmi di guerra

Da due anni gli artisti, molti di loro, tacciono. E se parlano, è per fare da cassa di risonanza alla narrazione del potere. Per invitare all’obbedienza e al conformismo, anziché all’esercizio del pensiero critico.
Le eccezioni ci sono e una di queste è rappresentata da Marcantonio Lunardi, videoartist, il cui ultimo lavoro, “The Perfect Pandemic Criminal”, è stato selezionato per il Videoart Yearbook, l’annuario della videoarte prodotta in Italia.
Le leggi regolano la nostra vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza e molte altre cose. Normalmente vengono prodotte dal parlamento per normare un preciso argomento. Durante la pandemia sono stati emessi dei decreti legge che, inseriti in un contesto di emergenza come quello generato dall’epidemia, hanno modificato radicalmente il nostro comportamento. Oltre alle leggi, sono comparsi all’orizzonte comportamenti censori generati soprattutto dalla paura che hanno portato molti cittadini a giudicare moralmente il comportamento di altri concittadini. E viene da chiedersi, allora, chi davvero abbia compiuto il crimine pandemico perfetto.
Il progetto di Marcantonio, che nasce dalla costruzione filmica di “The perfect huoman” (1967) di Jørgen Leth, riflette sui crimini pandemici, cioè tutti quei gesti e quelle azioni che in periodo di pandemia sono stati considerati e lo sono tutt’oggi non adeguati alla convivenza tra cittadini per svariati motivi non ultimi quelli legati alla sicurezza sanitaria. Che peraltro sono quegli stessi gesti e comportamenti che rendono noi umani e la nostra vita degna di essere vissuta
Interpreti:
Rosanna Satta
Claudio Cammarata
Mariavittoria Castrucci
Roberto Corso
Soggetto, sceneggiatura, musiche, montaggio e produzione:
Marcantonio Lunardi – video artist
Fotografia:
Ilaria Sabbatini
Voce Fuori Campo:
Chris Gilmour
31 maggio 2022