Il monaco Gui Gou

Dopo l’ottava dose, a sorpresa, con un nuovo editto dell’Impero si stabili` di somministrare la nona a tutti gli esseri che popolavano il pianeta in qualsiasiforma, uomini o animali, vivi o morti o fantasmi, in un orgiastico e delirante parossismo vaccinale.
I medici vaccinatori, ossessionati e adirati per il fatto che il monaco Laohu, ora reincarnatosi in Qiaozhi, fosse riuscito piu` volte a prendersi gioco di loro e a sottrarsi alla vaccinazione, tornarono ancora una volta al suo monastero.
Entrarono impugnando tronfi il provvedimento. Sapevano che questa volta Qiaozhi non sarebbe potuto sfuggire loro, qualunque forma avesse nel frattempo assunto.
Il monastero pero` era deserto. Si udiva in lontananza un vociare festante. I medici allora uscirono dal monastero e trovarono in un bosco vicino i monaci, che in cerchio gioiosamente danzavano e cantavano mantra rituali. Cercarono Qiaozhi, ma non lo trovarono. Cosi` si rivolsero all’abate, che osservava in disparte con un sorriso sereno sul volto.
“Dove diavolo e` Qiaozhi? E che cosa significa tutto cio`?”
“Non troverete mai piu` Qiaozhi”, rispose l’abate. “Questa notte, mentre era in profonda meditazione, si e` smaterializzato, avendo conseguito moksha. E` per sempre libero dal ciclo delle morti e delle rinascite, dal samsara. Stiamo festeggiando la sua liberazione”.
In quel momento, i medici vaccinatori raggiunsero l’illuminazione.
25 aprile 2022