Il peggior nemico della democrazia è l’abitudine

DAVIDE SABATINO IN DIALOGO CON PASQUALE DE SENA

Da L’Indispensabile – movimento rivoluzionario

“Il peggior nemico della democrazia è l’abitudine.

Il nostro sistema giuridico ha una storia ben precisa, delle tappe ben precise e un’armonia ben precisa, frutto di lotte e di conquiste secolari. Ogni passo in dietro, rispetto all’acquisizione di quelli che vengono chiamati “diritti fondamentali”, è una ferita nella pancia del nostro sistema di convivenza civile che difficilmente può rimarginarsi in un breve lasso di tempo. Se da una parte ci vuole poco per abituarci a un sistema fatto di restrizioni e di regole che limitano la nostra possibilità di vivere tranquillamente, viceversa ci vorrà molto tempo prima che si possa riaffermare quello che i nostri genitori davano per raggiunto e inamovibile.

Per questo motivo il Professore ordinario di diritto internazionale, Pasquale De Sena, si mostra molto preoccupato delle gravi violazioni avvenute in questi ultimi due anni nel nostro Paese. “Le libertà costituzionali che sono andate sotto compressione – dice infatti De Sena – non sono più percepite come dei valori fondanti la nostra convivenza, ma come delle variabili dipendenti dalle condizioni di insicurezza che si possono verificare”. “Queste condizioni di insicurezza – continua De Sena – possono derivare tanto da fenomeni di carattere sanitario tanto da fenomeni di altro genere”, creando uno stato di democrazia a intermittenza che non è assolutamente accettabile.

Le ultime vicende legate alla gestione dell’emergenza Ucraina ci fanno vedere come la fragilità delle nostre istituzioni passa innanzitutto da una crisi profonda della visione politica (interna ed esterna) intesa come spinta ideale e orientativa dei destini delle comunità. “Le élite occidentali – sostiene De Sena – sono completamente prive di cose da dire” e perciò non riescono a condurre i popoli verso una dimensione positiva, che non sia schiacciata sull’emergenza e sulla fuoriuscita di elementi deliranti e paranoici. Ed è proprio su questo punto che il nostro lavoro di Movimento rivoluzionario cerca di agire, favorendo la rianimazione di un pensiero politico che funga da possibile propellente per un cambiamento radicale del nostro sistema sociale.

Davide Sabatino

13 aprile 2022