Di Luisa Trimarchi

Mirando
Ubriaca di stelle
che non cadono
– sempre attaccate al
cielo – come io nella
terra – riversa – miro
all’ebbrezza – indomita –
ancora viva – sebbene
già morta.
settembre 2020
Le stanze vuote
Restano vuote le mie stanze
con i superstiti che parlano
– i ricordi che si arrestano –
tacciono d’un tratto – è tutto
vuoto – gridano le voci –
è follia – dice – la testa piena.
È solo il vuoto – triste vuoto –
dice la voce di colei che sa.
novembre 2020
Dalla finestra
Luci nella nebbia – spenta –
si assottigliano i contorni –
vivi nel nulla del silenzio
e tracci strade nella solitudine
non più nera – ma grigia.
Come i colori sbiaditi usurati
dall’attimo dopo attimo –
dallo sgorgare che poi
si arresta – fino a spegnersi –
infine.
novembre 2020
Congedo
Annegare
nel mare
del male
gennaio 2021
1 aprile 2022