IL MOSTRO

di Silvia Epicoco, Project Manager nell’ambito delle sperimentazioni cliniche dei farmaci

Da dove comincio? Dall’inizio direte, ma questa è una storia molto lunga che sembra non finire mai. Come in quei film horror in cui il mostro riesce a sopravvivere, sempre.

Questa storia inizia a febbraio del 2020 e finisce a marzo del 2022. Cioè… dovrebbe finire, il mostro in effetti è stato dichiarato morto, ma sarà morto per davvero?!

Avete capito di cosa sto parlando? Sto parlando dell’emergenza sanitaria Covid-19, quella italiana. Che ogni Paese ha avuto il suo mostro, ma sembra che a noi italiani sia toccato uno dei peggiori.

Allora partiamo dalla fine, quella che ancora deve arrivare in realtà: il governo italiano conferma che il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza sanitaria. Sono passati più di due anni, ricordate vero? Salviamo la Pasqua, l’estate, il Natale, e di nuovo la Pasqua, l’estate e il Natale, che in sostanza voleva dire salviamo il turismo e il commercio (che poi non siamo riusciti neanche a salvare né il turismo né il commercio…).

Ma l’avete notato anche voi che nessuno, ma proprio nessuno, in questi due anni abbia mai detto “salviamo prima i bambini e le donne”? Frasi di altri tempi, forse, dei tempi del Titanic, quando si osava ragionare ancora in questi termini “prima i bambini e le donne”. Frasi che oggi sembrerebbero avere qualche assonanza con il razzismo ed il sessismo. Ma poi quali bambini?! C’è ancora qualche bambino?! Qualche ragazzo che pensa davvero di poter fare la vita da ragazzo in un mondo di vecchi?!

E infatti in piena emergenza è risultato facile ed indolore ai più sigillare gli scivoli e le altalene.

Vietato giocare; l’ora d’aria? Solo per i cani. E i bambini? Quali bambini?!

E se proprio questi bambini esistono e insistono con il voler giocare, diamogli uno smartphone in mano, che è pure più sicuro, non c’è nemmeno il rischio che si sbucciano le ginocchia.

E la scuola?

Ma siamo sicuri che con tutta la tecnologia che adesso abbiamo a disposizione serva ancora andare a scuola? Eddai… evolviamoci, non facciamo i soliti retrogradi, che la scuola si può fare anche con uno smartphone, basta fornire a tutti una buona connessione internet e pace.

E facciamo attenzione a riaprirla la scuola, con calma, molta calma, meglio posticipare dopo Pasqua; ma ha senso riaprire per qualche settimana? Dai, che ormai l’anno scolastico è ormai terminato.

Ma veniamo all’anno successivo.

Sì, riapriamo le scuole ma non tutti insieme, un po’ alla volta, che alcuni rimangano a casa e altri a scuola, che alcuni entrino alle 8 e altri alle 10. Che oltre alla Didattica A Distanza adesso abbiamo anche la Didattica Integrata, a Distanza. Che a noi le cose complicate ci piacciono, ci fanno sentire più in gamba.

Che i mezzi di trasporto non possono essere affollati dai ragazzi, sia chiaro!

E mi raccomando, appena varcato il cancello della scuola, ragazzi, rimanete sempre ben distanziati, le mascherine sempre su, anche mentre fate sport che per una mascherina non è morto mai nessuno e non passatevi le penne, i fogli, i gessetti. Se qualcuno si dimentica l’astuccio, fatti suoi, rimane al banco e guarda, nei protocolli di sicurezza non c’è scritto che le penne possono essere igienizzate con un comune disinfettante e passate al compagno di banco.

Gli zaini non si devono assolutamente toccare, a scuola, ma fuori dalla scuola sì, fuori dalla scuola tutti gli oggetti si possono toccare, ci si scambia le penne anche in ospedale e il denaro ovunque. Ma a scuola no, i fogli con i compiti vanno isolati e messi in quarantena per 48 ore, almeno, prima di essere ripresi.

Perché a scuola si prendono il virus, i ragazzi si contagiano e lo portano a casa e poi i nonni muoiono. Vuoi far morire tuo nonno?

Ma non vi preoccupate ragazzi, la prova scritta di italiano e matematica della maturità l’abboniamo per quest’anno e forse anche per l’anno prossimo. Che tanto sappiamo già che non avete imparato nulla.

Questi sono stati più o meno i ragionamenti del mostro. Pensieri che il mostro è riuscito a inculcare molto bene anche nelle nostre menti. Perché questo è un mostro davvero malefico; fa fare a noi quello che in realtà vuole fare lui, senza che lui faccia un bel niente. Ed è per questo che fino ad ora ha avuto sempre vita molto facile.

Dovevo partire dalla fine e invece ho descritto l’inizio, quando è comparso questo virus di cui non si sapeva nulla, ma proprio nulla, ma solo di una cosa tutti erano già certi, una di quelle verità assolute che non è possibile mettere in discussione, MAI. Le scuole sono ambienti pericolosissimi per la diffusione del virus, è necessario applicare dei protocolli molto severi e stringenti, dei protocolli speciali, unici nel loro genere e mai visti in nessun altro luogo di lavoro.

In ufficio avete mai messo i documenti in quarantena? Nei supermercati, i pacchi della pasta sono mai stati messi in quarantena prima che il cliente li prendesse dallo scaffale per porli nel carrello e poi dal carrello, al nastro e dal nastro al lettore e dal lettore nei sacchetti della spesa?

E più questi protocolli sono complicati e di difficile applicazione tanto più sono efficaci. Però devi riuscire a metterli in pratica altrimenti non vale, altrimenti la diffusione del contagio continua ed è colpa della scuola o meglio di chi nella scuola non è riuscito a osservare scrupolosamente il protocollo se il virus continua a diffondersi e i nonni continuano ad ammalarsi e a morire. – Questi ancora i ragionamenti del mostro, ancora una volta inculcati nelle nostre menti -.

Questo in breve è stato l’inizio, la PRIMA STAGIONE direi, per rimanere in assonanza con la terminologia filmografica.

Poi, quando è arrivato il vaccino e maggiori disponibilità di tamponi e con loro anche il certificato verde è iniziata la SECONDA STAGIONE.

Quella dei conti dei giorni, dei test antigenici o molecolari, dei positivi e dei negativi, dei certificati di guarigione, delle quarantene differenziate, degli isolamenti, dei protocolli che variano in continuazione. In questa scuola si fa così e in quell’altra cosà, la circolare è la stessa ma le interpretazioni diverse, tante quanto il numero dei presidi.

Ma nel dubbio sempre meglio far partire la DAD il prima possibile, e dopo la DAD della classe qualche giorno di disinfestazione generale per l’intera scuola non guasta mai, che siamo già stati troppi giorni aperti; non vedete che i contagi risalgono? Volete ammazzare i vostri nonni? – Questi sono sempre i pensieri inculcati nelle nostre teste dal mostro-.

E nelle chat di classe dei genitori:

Ma il tampone rapido della farmacia vale? Ma giorno 0 a partire da quando? Dalla comparsa dei sintomi? Dall’ultimo contatto? Ma tuo figlio era in classe quel giorno?

Se esci adesso al drive-in non trovi nessuno.

Ieri ho fatto 10 ore di coda in attesa per fare il test, come un viaggio Milano-Pescara andata e ritorno.

Io ho fatto questo, io ho fatto quello.

C’è un secondo caso positivo in classe, dicono; mio figlio no; mio figlio no; il mio nemmeno; ma perché non ce lo dicono prima cosi evito di fare a mio figlio un secondo tampone, ed una seconda coda?

Allora siamo tutti in DAD?

Aspettiamo la comunicazione della scuola .

Ma io comunque volevo dire che mio figlio non va in DAD perché si è vaccinato.

Mio figlio anche si è vaccinato, ieri ha fatto la seconda dose!

Ma come sono bravi i nostri bimbi!

A seguire foto del bimbo con il certificato di bimbo coraggioso entrato a far parte del team dei super-eroi.

E poi a dicembre del 2021, quando i dati epidemiologici davano evidenza che il virus dopo quasi due anni era ormai mutato a forme più lievi (evoluzione del tutto inattesa e che ha colto impreparato il nostro mostro) alcune classi di alunni hanno dovuto salutare i propri insegnanti. Quelli che li avevano seguiti e accompagnati fino ad allora, fin dall’inizio di questo incubo e anche prima.

SC: Adesso? Perché, adesso, non possono più insegnare? Ma questi insegnanti non erano quelli che si controllavano regolarmente con i tamponi ogni due giorni?

M: Si, ma il tampone non è affidabile.

SC: Come non è affidabile ?! E allora quando TIZIA è risultata positiva senza sintomi è rimasta isolata 10 giorni nella sua cameretta, per niente?! E’ stato un errore? E tutta la classe è andata in DAD, per sbaglio?

M: La verità è che questi insegnanti sono egoisti, perché lo ha detto anche il Papa: vaccinarsi è un gesto d’amore e loro non hanno voluto farlo. Il vaccino era ed è anche oggi gratis e loro lo hanno rifiutato e allora adesso, nonostante tutte le spinte che gentilmente gli ho fatto prima, adesso mi spiace, ma io questa volta gli dò un bel calcio in quel posto lì e li sospendo.

SC: Ma ormai la pandemia sta terminando che senso ha che si vaccinino adesso, che volgiamo verso la primavera?

M: Cosa importa a me della pandemia, il vaccino è nei freezer ed io lo devo usare, whatever it takes ed anzi… visto che questi egoisti di insegnanti non si vaccineranno lo stesso, adesso mi invento pure il green pass “rafforzato” che chi ha fatto due dosi magari e più predisposto a farne uno terza, questo vale anche per i minori ovviamente che tanto una puntura in più, cosa importa. Usiamo Moderna anche per loro!

SC: Ma Moderna non è consigliato per i giovani…

M: Ma cosa importa?! Te l’ho già detto che devo svuotare i freezer, e nel freezer ho Moderna, quante volte te lo devo ripetere ?!

Per la terza dose però non posso mica aspettare sei mesi come previsto dal bugiardino, poi l’emergenza finisce e il booster non lo fa più nessuno, riduciamo a 4 mesi, dai.

Questi i pensieri del mostro (M) che però adesso, non so se ve ne siete accorti, comincia a mostrare di più il suo vero volto e non riesce a convincerci proprio del tutto, lo spirito critico (SC) sembra fare capolino con qualche timida domanda.

Il 31 marzo l’emergenza finisce ma ci sono ancora alcuni vaccini non scaduti nei freezer. Verrà istituita una unità per terminare la campagna vaccinale. Per proteggerci per l’estate, forse.

Gli insegnanti non vaccinati rientreranno a scuola solo se negativi ai tamponi ogni due giorni, ma sarà impedito loro di svolgere attività didattica e di avvicinarsi ai ragazzi, faranno attività di supporto, non si sa quali attività, forse anche nulla, quello che importa è che abbiano la lettera scarlatta impressa sullo sguardo dei colleghi e di tutta la scuola.

Che chi non si è vaccinato doveva morire ed invece non è morto e se non è morto lui sicuramente ha fatto morire qualcun altro. – Questi ovviamente sempre i pensieri del mostro che riesce ancora a fare breccia nelle nostre menti-.

Le mascherine rimangono fino a fine anno, il distanziamento pure, perché è finita l’emergenza ma a quanto pare è nato un nuovo ordine fondato sul distanziamento, sul volto negato, sulla paura che il virus ritorni, sulla paura di essere puniti, esclusi, umiliati se si osa pensare e agire diversamente; non avete visto la fine dei docenti che non si sono vaccinati? Non avete visto cosa sta succedendo ora ad altri docenti che anch’essi hanno osato offrire una lettura diversa rispetto a quella ufficiale sull’attuale conflitto URSS-UCRAINA?

E quindi sì, il 31 marzo finisce l’emergenza ma le restrizioni rimangono, dicono che le hanno tolte (alcune) ma in realtà sono solo sospese pronte per un prossimo ritorno, questa volta anche senza emergenza.

Che il mostro è morto ma per finta, che la seconda stagione si sta per concludere ma già si prepara la terza.

Cosa succederà nella TERZA STAGIONE? Il mostro tornerà a farsi vivo? I nostri eroi riusciranno questa volta a sconfiggerlo definitivamente?

Ma soprattutto, “eroi”, avete capito chi è o meglio cosa è il mostro?

Perché la partita si gioca tutta qui! Perché se non si comprende bene chi è o meglio cosa è il mostro, il mostro rimarrà in vita e invece di combattere il mostro finiremo per combattere qualcosa o qualcuno che mostro non è o più semplicemente finiremo per fare la guerra tra di noi che mostri non siamo.

Vi avverto, il mostro è molto insidioso, ha un talento speciale, un super-potere che lo rende quasi infallibile: quello di annidarsi nelle nostre menti. Per questo bisogna fare attenzione e rimanere vigili.

Io, il mostro, per oltre quarant’anni ho sempre pensato che non esistesse, e invece esiste: è servita questa pandemia a farmelo vedere. E ve lo dico, anche se so che non crederete fino a quando non lo vedrete con i vostri occhi. Ma devo mettervi in guardia. Abbiate fiducia, sappiate che c’è.

E vi dico anche che vederlo non rende meno faticosa la via, ma è sufficiente affinché tutto assuma un altro sapore, un altro gusto, un altro senso. Ed è tutto un ALTRO vivere.

Perché quando vedi il mostro, nello stesso tempo prendi consapevolezza di un’altra cosa che non si vede ma che c’è e che è esattamente l’opposto del mostro.

Beh… adesso non ditemi che non avete ancora capito chi è il mostro!

27marzo2022