Il gruppo Goccia a Goccia al fianco del Garante dei diritti dei Minori per la Provincia Autonoma di Trento

Milano, 5 febbraio 2022

Spettabile

Garante dei diritti dei Minori per

la Provincia Autonoma di Trento

A mezzo pec:

garante.minori@pec.consiglio.provincia.tn.it

e p.c Spettabile Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza

OGGETTO: ADESIONE ALL’APPELLO NELL’INTERESSE DEI MINORI

Spettabile Autorità Garante dei diritti dei Minori per la Provincia Autonoma di Trento, il Gruppo “Goccia a Goccia.”– un gruppo interdisciplinare che raccoglie professionisti di diversa formazione e che da tempo si interessa a molteplici questioni relative alla pandemia e alle misure prese per fronteggiarla, nonché ai danni collaterali che queste misure hanno causato e causano, con particolare interesse verso il mondo dei bambini e dei ragazzi – intende manifestarLe il suo ringraziamento oltre che la sua totale adesione rispetto al contenuto della Sua comunicazione trasmessa il 2 febbraio scorso a diversi Organi provinciali oltre che all’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza (cui la presente è pure trasmessa per opportuna conoscenza).

Con tale comunicazione Lei, nell’esercizio del Suo ruolo nell’interesse dei minori, ha inteso dare voce alla situazione di grave disagio e di legittima protesta dei cittadini a fronte delle ulteriori e gravi limitazioni poste, per effetto delle ultime disposizioni legislative, alla vita sociale, culturale e sportiva dei ragazzi.

Questo Gruppo condivide la Sua netta presa di posizione contro il Green pass nelle sue molteplici declinazioni, trattandosi di misura che, introdotta l’estate scorsa e di cui man mano è stato ampliato l’utilizzo praticamente in ogni ambito di vita dei cittadini dai 12 anni in avanti (si pensi ad esempio ai trasporti, per cui è richiesto il Green Pass rafforzato, con gravi ripercussioni anche sul diritto allo studio, visto che i ragazzi spesso hanno bisogno di utilizzarli per raggiungere la scuola), comporta, per usare le Sue stesse e assolutamente condivisibili parole, “gravi, violente ed ingiustificate limitazioni ai diritti fondamentali di tantissimi ragazzi e delle loro famiglie”.

Come Lei evidenzia, le misure prese minano il benessere, la crescita armoniosa e il completo sviluppo della personalità dei ragazzi.

Di queste (e di altre) problematiche relative al mondo giovanile questo Gruppo si è occupato in diverse sedi; tra le varie iniziative poste in essere è stata anche trasmessa, lo scorso 30 dicembre, una comunicazione formale all’Autorità del Garante per l’infanzia e l’adolescenza (cui pure la presente comunicazione è inviata), in cui si invitava a richiamare le Istituzioni al massimo rispetto e tutela della vita psico-fisica, sociale e culturale dei minori anche, tra le altre cose, tramite l’abolizione del Green Pass e del Green pass rafforzato.

Tra le altre cose, nella citata comunicazione, veniva evidenziato come la discriminazione posta in essere per mezzo delle misure prese fosse non solo contraria a quanto previsto dalla Costituzione che, agli artt.2 e 3, riconosce e garantisce i diritti individuali e la pari dignità di tutti i cittadini, ma come i profili discriminatori fossero da ritenersi ancora più gravi in quanto relativi a persone giovani, aventi diritto ad un sereno e completo sviluppo, di cui lo Stato dovrebbe preoccuparsi.

Non può dubitarsi del fatto che la tutela che qualsiasi ordinamento deve riservare ai giovani debba essere “rafforzata”, proprio in ragione della loro particolare vulnerabilità.

Anche norme sovranazionali si occupano di tutelare l’interesse del fanciullo, vietando ogni forma di discriminazione e ricordando e ribadendo che si tratta di un interesse “superiore”. La Dichiarazione Universale dei diritti del Fanciullo, sottoscritta a New York nel 1959, e la Convenzione ONU del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si preoccupano del diritto dei minori a non essere discriminati. L’art. 3 di quest’ultima Convenzione evidenzia anche come “in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.

Insomma, i profili discriminatori della normativa ad oggi in vigore su Green Pass e Green Pass “rafforzato”, richiesti anche per i minori dai 12 anni di età in avanti, sono evidenti, così come è evidente la violazione di diverse norme nazionali di rango costituzionale e sovra-nazionali.

Come da Lei evidenziato nella Sua comunicazione, “il solo pensiero di condizionare il diritto allo studio al possesso di un lasciapassare da dover esibire sui mezzi pubblici, nonché per accedere alle attività sportive o culturali, costituisce non solo una gravissima ferita allo spirito della Carta costituzionale, fondamento primario della nostra organizzazione civile, ma anche un insulto all’intelligenza della generalità dei consociati”.

Ci uniamo quindi a Lei, con rinnovata fiducia, e aderiamo totalmente al Suo appello, rinnovando al contempo anche quello da noi a suo tempo rivolto all’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Come Lei auspichiamo che venga restituito ai nostri ragazzi “un rinnovato clima di fiducia, apertura e gioia di vivere”, augurandoci che tali richieste non rimangano inascoltate, come è purtroppo successo fino ad ora.

Cordialmente,

Comitato scientifico gocciaagoccia.net

Riportiamo di seguito la lettera del Garante dei Minori di Trento

“Tutela dei diritti dei minori – accesso al diritto allo studio – accesso alle attività sportive. ludiche, culturali – modalità di accesso ai Nidi ed alle Scuole dell’Infanzia – discriminazioni in ambito scolastico.

Egregi Signori,

nella mia veste di Garante dei diritti dei Minori per la Provincia Autonoma di Trento, corre l’obbligo di trasmettere alle SS.LL., per quanto di rispettiva competenza, le mail pervenute all’Ufficio che rappresento. riguardanti i trasporti scolatici, il libero accesso alle attività sportive, culturali e ricreative. i servizi di mensa e di ristorazione scolastica, le regole di accesso ai Nidi ed alle Scuole dell’Infanzia. nonché la gestione, in ambito scolastico, delle c.d. “quarantene”, differenziate a seconda dello stato vaccinale degli alunni.

Scrivo queste righe, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni da ultimo emanate dal Governo nei mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022, quali misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19.

Non è mia intenzione soffermarmi sui dettagli delle limitazioni imposte (e conseguenti problematiche) ben conosciuti dai destinatari di questa nota e descritte negli atti amministrativi attuativi delle misure adottate (cfr in particolare le Ordinanze del Presidente della Giunta provinciale n. 85 dd 10.01.2022 in materia di certificazione verde Covid – 19 sul trasporto pubblico locale in ambito scolastico e n. 87 dd. 19.01.2022 sulla gestione dei casi di positività nell’ambito dei servizi socio educativi della prima infamia. nelle Scuole dell’Infanzia e in ambito scolastico).

E’ semplicemente inammissibile, per un Garante dei diritti dei Minori, non dare voce a quelle che sono le espressioni di grave disagio e di legittima protesta. a causa delle ulteriori e gravi limitazioni dei diritti fondamentali della persona: non posso quindi che comunicare alle SS.LL. quello che viene dettato dalla mia coscienza, nella consapevolezza che l’omesso intervento renderebbe il sottoscritto complice di questa evidente, enorme cd ingiusta discriminazione.

Rivolgo pertanto alle SS.LL. il mio personale disappunto e la mia indignazione per quello che si può definire come un cervellotico ed assurdo meccanismo di controllo sociale (il cosiddetto green pass nelle sue molteplici declinazioni) introdotto dall’esecutivo centrale l’estate scorsa ed imposto sull’intero territorio nazionale (purtroppo con il generale sostegno delle autonomie locali), che comporta, in un continuo crescendo, gravi, violente ed ingiustificate limitazioni ai diritti fondamentali di tantissimi ragazzi e delle loro famiglie.

Il tutto viene scientemente alimentato da una perdurante e martellante narrazione mediatici, tesa ad indicare i bambini ed i ragazzi quali diffusori di malattia, con conseguente loro colpevolizzazione e percezione di essere “sbagliati”.

Ricordo che le persone non sono numeri anonimi e freddi da inserire in tabelle per far fronte a compiti decisionali: le persone siamo tutti noi, i nostri figli, affidati dai genitori alle scuole, alle organizzazioni sportive, alla comunità educante, per promuovere il loro benessere e la loro crescita armoniosa e possibilmente gioiosi, per il completo sviluppo della loro personalità.

II solo pensiero – come è stato fatto ed imposto – di condizionare il diritto allo studio al possesso di un lasciapassare da dover esibire sui mezzi pubblici, nonché per accedere alle attività sportive o culturali, costituisce non solo una gravissima ferita. allo spirito della Carta costituzionale, fondamento primario della nostra organizzazione civile, ma anche un insulto all’intelligenza della generalità dei consociati.

Queste norme – espressione di un potere esecutivo che pretende di disporre autoritativamente delle vite delle persone fino nei minimi dettagli – hanno comportato un generale clima di smarrimento e confusione cd una pericolosa frattura nelle relazioni tra i cittadini stessi. minando severamente le basi costituzionali per la promozione della pacifica ed armoniosa convivenza civile.

Nel mese di novembre 2021, questo Ufficio aveva proposto alle SS.LL. una serie di argomenti, segnalati dalla cittadinanza, che la politica locale non può continuare ad ignorare, in quanto costituiscono il tema centrale in ogni ordinamento che si voglia definire democratico, vale a dire il libero esercizio dei diritti previsti e garantiti, quale fondamento imprescindibile della qualità della vita delle persone.

Ripropongo con la stessa forza questo appello, auspicando che l’urgente bisogno di restituire ai nostri bambini e ragazzi un rinnovato clima di fiducia, apertura e gioia di vivere possa finalmente prevalere sulle sempre meno giustificate paure, chiusure ed atteggiamenti preconcetti.

Quali persone titolari di responsabilità istituzionali non possiamo continuare ad evitare di chiederci quanto e quale sia il grado di ansia, di tristezza, di disagio, di emarginazione inutilmente causato ai nostri bambini e ragazzi: non possiamo non interrogarci su ai e cosa ripagherà tutto questo (ammesso che ci possa essere un risarcimento) e soprattutto sugli effetti a medio e lungo termine che queste assurde e dannose vessazioni comportano in capo agli stessi.

Distinti saluti.”

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