
Ricordo che le vicende che hanno portato tra le altre cose anche a questo libro collettaneo sono avvenute durante le scorse ondate in cui ancora non erano arrivati i vaccini.E ora, nonostante la amplissima vaccinazione dei ragazzi e l’obbligo vaccinale degli insegnanti, con le pesanti conseguenze che portano queste decisioni a livello di discriminazioni e giustizia sociale, ci sono sindaci che hanno il coraggio di chiedere la chiusura delle scuole! E ci sono presidi che “in via precauzionale” lo fanno. Mandano le classi in Didattica a Distanza per un solo caso positivo. Lo fanno in attesa che gli studenti vengano chiamati dall’Asl per il tampone (entro 48), ma l’Asl non ce la fa a chiamare, perché non hanno abbastanza risorse per fare tracciamento.Così finisce che i ragazzi rientrano a scuola dopo 14 gg., facendo una quarentena “informale” (senza disposizioni ufficiali, ma solo sulla base di una raccomandazione).Siamo quindi al terzo anno scolastico di DAD, nonostante le belle dichiarazioni di chi sta al governo.
Di nuovo chi paga le responsabilità di una mala gestione della pandemia sono i giovani, con conseguenze gravissime anche in termini di salute del paese. Di nuovo, nonostante importanti pubblicazioni scientifiche abbiano scagionato la scuola, nonostante tutte le istituzioni internazionali abbiano insistito che le scuole siano le ultime a dover chiudere e le prime a riaprire, per le gravi conseguenze della DAD. Di nuovo, ad ogni variante, l’emergenza si replica con le stesse identiche modalità.
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“Buongiorno a tutti, alle autorità presenti, ai ragazze e alle ragazze ma soprattutto agli autori di questo contributo necessario, militante.Rivendicare la necessità di rientrare in classe, non significa solo strappare i nostri giovani dall’isolamento umano prima che culturale.Non userò l’argomento che questo gruppo ha deciso di declinare il ruolo civile, che viene affidato agli insegnanti, con dignità e onore.Non sosterrò la tesi che la ripresa, che il superamento della fase emergenziale, si affronta con il “ritorno alle origini”.Dirò invece che bene hanno fatto questi insegnanti coraggiosi a tirare le orecchie a chi di dovere. La scuola è un diritto costituzionalmente garantito, il luogo fisico dell’eguaglianza.Aveva ragione Calamandrei, la scuola riveste un ruolo talmente importante nella formazione dei cittadini che avrebbe dovuto essere elevata al rango di organo costituzionale.Credo che lo stato di salute di una democrazia si misuri soprattutto attraverso il termometro della scuola.Grazie cari insegnanti per aver messo i puntini sulle i. Coraggiosi, raffinati e visionari come i grandi maestri.Auguri per le prossime festività buon lavoro a tutti .Liliana Segre”
Questo libro nasce dall’iniziativa di alcuni insegnanti del Liceo “Leonardo da Vinci” di Casalecchio di Reno (BO) che hanno costituito un gruppo informale di studio e di azione, il Presidio primaverile per una Scuola a scuola.”Uscendo dalle aule vuote hanno tenuto lezione col PC in cortile, per rendere visibile il paradosso di una scuola che, nelle parole di tutti, era diventata la priorità, ma, nelle cose, era lasciata appassire di giorno in giorno. Questo libro raccoglie le loro esperienze sul campo e le voci degli illustri studiosi che hanno voluto sostenerli.Con scritti di: Noemi Billi, Renato Borgatti, Cristina Fantoni, Chiara Frezzotti, Sara Gandini, Francesco Genovesi, Andrea Lederi, Daniela Marconi, don Antonio Mazzi, Maria Cristina Mecenero, Lorenzo Morri, Anna Oliverio Ferraris, Gianfranco Pasquino, Gaia Pierpaoli, Adriano Prosperi, Barbara Rabbi, Giuseppe Riva, Chiara Stancari, Bruno Tognolini
https://bologna.repubblica.it/…/bologna_la_resa_della…/
24 dicembre 2021