Di Fabrizio Tuveri, medico
Un giorno il soldato Joe si trovò in una situazione di estrema fragilità, esposto al fuoco di 10 cecchini. Il suo compagno Jack uccise prontamente un cecchino che puntava l’arma direttamente contro Joe. Ma uno degli altri nove cecchini, che Jack non aveva potuto vedere, sparò e uccise Joe. Jack era stato molto pronto ed efficace, ma ciò non fu sufficiente a salvare la vita a Joe.In Italia, nel 2020, la prima ondata della pandemia di covid19, ha provocato un eccesso di mortalità di 49.000 persone. Ma secondo l’ISTAT solo il 60% è attribuibile alla Covid-19, mentre il 10% è attribuibile ad altre polmoniti e il 30% a cause diverse (1).
Tra quel 30% di cause diverse dobbiamo menzionare la demenza e l’Alzheimer, con i decessi nelle RSA raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 (fonte ISTAT, nota 1, fig. 2), il diabete e malattie cardiovascolari (1). La Società Italiana di Cardiologia ha pubblicato sull’European Heart Journal (2) i dati relativi alla mortalità per infarto durante la prima ondata (tab.2). La mortalità risulta enormemente aumentata, di circa 3 volte, rispetto al 2019.
Anche i decessi causati da polmoniti provocate da altri agenti etiologici sono aumentati adurante la prima ondata della pandemia, di circa 3 volte. Addirittura del 644% per i pazienti ricoverati in RSA (fig. 2 ).Perché sono aumentati anche i decessi per le altre cause? E perché di 3 volte per le altre polmoniti? Qual è la “variante” 3X (tre per) che ha fatto aumentare anche i decessi per le altre infezioni respiratorie? Senza la variante 3X anche i decessi in eccesso per covid19 si sarebbero ridotti a un terzo, passando dunque da circa 75.000 a circa 25.000, un numero in linea con le epidemie influenzali degli anni passati? Visto che si tratta sempre di infezioni respiratorie non appare una ipotesi tanto azzardata. Intanto andiamo alla scoperta della “variante” 3X.I dati ISS hanno evidenziato che l’eccesso di mortalità nel 2020 è stato esclusivamente a discapito degli over 50. E sopra gli 80 anni abbiamo avuto il 76% dei decessi in eccesso. Inoltre circa il 70% dei deceduti soffriva di almeno 3 patologie. Dunque la terribile variante 3X potrebbe essere un numero elevato di soggetti anziani e fragili. E perché questo aumento è avvenuto?Tra le cause probabili del numero elevato di soggetti fragili abbiamo in primo luogo il difetto di mortalità riscontrabile a fine 2019 e nei primi due mesi del 2020. A gennaio e febbraio 2020 vi furono 7.652 decessi in meno rispetto alla media del quinquennio 2015-2019 (tab 2). Questo difetto di mortalità, avvenuto proprio nel periodo solito del picco influenzale (influenza che quindi non è scomparsa per l’introduzione delle mascherine), potrebbe avere preservato migliaia di soggetti fragili che sono poi divenuti vittime della prima ondata covid19. Ma non solo. Il lockdown, il panico e le regole anticovid nelle strutture sanitarie hanno probabilmente contribuito ad una riduzione dell’accesso alle cure ospedaliere per le gravi malattie di cui erano affetti questi soggetti.
La stessa già citata Società Italiana di Cardiologia evidenzia una riduzione del 48,4% dell’accesso alle cure per infarto acuto del miocardio durante la prima ondata (fig 1). Inoltre i dati ufficiali Agenas sulla sanità 2020 (3, 4), ai quali possiamo aggiungere i dati pubblicati da IQVIA (5), sono impietosi: ricoveri totali ospedalieri -1.775.000 (fonte Agenas), prestazioni specialistiche ambulatoriali -31% (fonte Agenas), accessi al Pronto Soccorso giornalieri fino a -85% (Fonte Agenas), accessi al pronto soccorso circa -50% valori assoluti dei quali circa 850.000 over 65 in meno solo durante la prima ondata (4, ved tab 3), visite di controllo per tumori fino a -60,3% (Fonte Agenas), invii a visita specialistica -1.498.000 (Fonte IQVIA), ricoveri per ictus fino a -32% (Fonte Agenas), ricoveri per infarto fino a -23% (Fonte Agenas), ricoveri per Bypass aortocoronarico fino a -63% (Fonte Agenas), richieste di esami -2.415.000 (Fonte IQVIA), diagnosi -521.000 (Fonte IQVIA).Questi numeri sono sufficienti a giustificare l’aumento considerevole della fragilità di soggetti anziani, quelle vittime che, come abbiamo visto, giustificano almeno la triplicazione dei decessi per infezioni respiratorie. Scoperta la “variante” 3X, ritorniamo al nostro soldato Joe: siamo sicuri che i vaccini, anche nel caso la loro piena efficacia durasse più di sei mesi, senza la ripresa completa delle attività sanitarie possano davvero essere sufficienti ad evitare i decessi in eccesso delle persone anziane e fragili? Nei primi dieci mesi del 2021, nonostante la campagna di vaccinazioni abbia ottenuto grandi risultati, abbiamo avuto ancora un eccesso di mortalità di 45.771, di solo circa il 20% inferiore all’eccesso di mortalità nello stesso periodo del 2020 (tab 1). Joe si salva solo se lo poniamo in una posizione di minor fragilità contro tutti i possibili cecchini.





Referenze
1) https://www.istat.it/it/archivio/240401
2) https://academic.oup.com/…/article/41/22/2083/5837572…
3) https://www.agenas.gov.it/covid19/web/index.php…
4) https://www.agenas.gov.it/covid19/web/index.php…
5) https://www.farmindustria.it/…/Osservatorio-IQVIA…+2Visita il Centro informazioni sul COVID-19 per risorse sui vaccini.Ottieni informazioni sui vaccini