Parliamo d’influenza

Di Maurizio Matteoli, pediatra

Ogni anno molti anziani muoiono per o con il virus influenzale. Ogni anno il Ministero della Salute pone in essere, molto opportunamente, una strategia volta a vaccinare quante più persone possibili in questa categoria, ed offre la somministrazione gratuita del vaccino presso i medici di famiglia.A nessuno è mai venuto in mente che fosse possibile eradicare questa malattia, anche perché sappiamo che il vaccino antinfluenzale offre una efficace e significativa protezione nei confronti della malattia grave, ma non è efficace per raggiungere una “immunità di gregge”.

Esistono vaccini diversi che, a differenza dell’antinfluenzale, evitano il contagio e, per questo, sono efficaci nell’eradicazione della patologia. Esempi sono i vaccini per il vaiolo, per la difterite, per il morbillo: vengono somministrati in giovanissima età proprio con il duplice scopo di proteggere il bambino e debellare la malattia (con il vaiolo ci siamo già riusciti).Negli anni passati abbiamo assistito a ondate particolarmente virulente dell’epidemia influenzale. Nel 2015, ad esempio, in Italia, abbiamo riscontrato un eccesso di mortalità generale di più di 50mila casi.*Ipotizziamo che in quell’anno il Ministero della Salute avesse deciso che situazioni del genere non erano più accettabili e che, d’allora in poi, lo scopo da raggiungere sarebbe stato quello di eradicare il virus e cercare di ottenere che nessuno più ne morisse dopo l’eventuale contagio. E dunque: lockdown, green pass, scuole in quarantena con alunni positivi al tampone anche se asintomatici, mascherine, vaccinazione per tutta la popolazione ecc. ecc. Qualcuno di noi potrebbe mai pensare che saremmo riusciti a far scomparire l’influenza? E noi, oggi, come vivremmo?

Ovviamente il paragone è esasperato: non possiamo mettere a confronto il virus influenzale con un virus nuovo, che ci ha colti tutti alla sprovvista e per il quale vedevamo grandi nazioni che chiudevano tutto e le bare portate dai camion dell’esercito.Ma adesso che abbiamo un vaccino, che gli ospedali non sono sotto stress (almeno non più di quanto lo sono normalmente a causa di anni di tagli alla spesa sanitaria), che non muoiono più persone di quelle che ci aspetteremmo, non sarebbe ragionevole pensare di affrontare SarsCov2 nella stessa maniera in cui affrontiamo annualmente il virus influenzale?

Perciò mettiamo una pietra sopra sulle discussioni su come è stata affrontata l’emergenza, quello che è stato è stato, e se qualcuno vuole prendersi il merito di aver evitato tragedie lasciamo che lo faccia, ma, per carità, riprendiamo tutti quanti a vivere. Lo possiamo e lo dobbiamo assolutamente fare, adesso, subito

.#SmartProVax

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10 novembre 2021 Goccia a Goccia/fb