Di Maurizio Matteoli, pediatra

“Di nuovo sotto tensione gli ospedali in Francia” Così titola Le Monde del 19 ottobre.“La situazione è già critica nella Ile-de-France e nel Grand-Est, dove i servizi di rianimazione sono già saturi”. Questa volta il Covid-19 non c’entra.La causa è l’epidemia di bronchiolite che ha fatto ricorrere al pronto soccorso 1800 bambini, un terzo dei quali ha avuto necessità di ricovero. “La situazione attuale è senza precedenti. I bambini dai 12 ai 18 mesi hanno avuto pochi contatti con i virus fino ad ora e sono a forte rischio di contagio, mentre i neonati nati quest’anno svilupperanno forme più gravi della malattia”, spiega Christèle Gras-Le Guen, presidente della Società francese di pediatria.
Questo “debito immunitario”, menzionato dal consiglio scientifico della Società di Pediatria nel suo parere del 5 ottobre, fa temere un’epidemia di bronchiolite più grave che in passato.Su questa pagina in molte altre occasioni è stato paventato che regole “troppo sterilizzanti” avrebbero potuto causare un indebolimento del sistema immunitario e un aumento delle malattie respiratorie pediatriche, tra le quali la bronchiolite è forse la più seria.Credo che questo inverno dovremo prepararci a fronteggiare questa emergenza. Voglio però, da pediatra, tranquillizzare chi legge.
La bronchiolite è sì una malattia che può essere grave, ma, nella stragrande maggioranza dei casi, è curabile e dunque non facciamoci prendere dal panico come è successo con il Covid-19. E soprattutto speriamo che i media, questa volta, siano più responsabili rispetto alla narrazione che hanno fatto finora, perché di ansia e paura procurata ne abbiamo già abbastanza.Le Monde che termina il suo articolo in questo modo: “La bronchiolite è, nella maggior parte dei casi, una evoluzione favorevole. Solo dal 2% al 3% dei bambini sotto 1 anno necessitano di ricovero in ospedale per una forma più grave.
https://www.lemonde.fr/…/avec-le-retour-de-la…
23 ottobre 2021 Goccia a Goccia/fb