Di Sara Gandini, epidemiologa/biostatistica e Clementina Sasso, astrofisica

Maurizio Rainisio, statistico con vastissima esperienza, già a gennaio 2021 criticava la strategia vaccinale scrivendo che le 413’121 dosi somministrate avrebbero risparmiato “solo” circa 330 persone. Se invece quelle stesse dosi fossero state somministrate tutte a maschi di 90 anni o più si sarebbero potute salvare 8’800 persone in più nel 2021, il 12% di tutti i decessi del 2020.
Sono stime approssimative ma rendono l’idea. Infatti i vaccini sono nati per ridurre le conseguenze della malattia (Covid-19 sintomatico) e il personale sanitario e gli insegnanti (vaccinati con precedenza) non risultano più a rischio di malattia grave rispetto alle altre categorie professionali, come scrive lo stesso ISS nel suo bollettino e come conferma un recente studio scozzese pubblicato su BMJ (2).
Il vaccino riduce i contagi ma è meno efficace su questo aspetto. Non era infatti questo l’obiettivo prioritario dei vaccini, come dice la stessa EMA.I vaccini sono invece molto efficaci nel ridurre la malattia seria anche con la variante delta, come hanno mostrato un recente articolo su una delle più importanti riviste medico scientifiche, il New England Journal of Medicine e le analisi dei Real world data pubblicati dal CDC (3, 4). E questo va spiegato chiaramente: il bilancio rischi/benefici è nettamente a favore del vaccino con l’avanzare dell’età. Anche se nessuno nega che possano esserci effetti collaterali anche gravi, il punto è che i rischi di effetti collaterali da vaccino sono più rari rispetto al rischio di andare in terapia intensiva o di morire se ci si contagia in età avanzata.Sulla pagina La Peste, recentemente Rainisio si è anche chiesto: se non ci fossero state le vaccinazioni che cosa sarebbe successo? E se le vaccinazioni fossero state fatte dando la precedenza a chi correva più rischi che cosa sarebbe successo?
L’effetto sui decessi grazie al vaccino è molto evidente, come si vede dalle curve. E se si fossero iniziati a vaccinare gli anziani per primi, la riduzione dei decessi del 25% rispetto alla stima dei decessi senza vaccinazione si sarebbe vista a maggio invece che ad agosto.Questi calcoli danno un quadro impressionante: di fatto, se invece di puntare su sanitari e insegnanti, avessimo puntato fin dall’inizio sugli anziani avremmo probabilmente risparmiato 10’000 decessi. Una cifra enorme che dovrebbe far pensare in questa campagna di odio che pensa solo a colpevolizzare i cittadini (5)Gli anziani che si sono potuti vaccinare ad aprile sono stati veramente pochi.
Persino The Lancet ha denunciato le campagne di vaccinazione che hanno puntato sui giovani invece di pensare agli anziani, parlando di “gerontocidio” (6).Peraltro ci sono anziani che non vogliono essere vaccinati e, visto che non abbiamo ancora l’obbligo, anche questa scelta va rispettata. I ricatti non aiutano e se tutti si assumessero le proprie responsabilità siamo certe che ci sarebbe maggiore fiducia anche nelle istituzioni. Il punto è che dobbiamo fare una informazione pacata e seria, tenendo la complessità e non colpevolizzare le persone. Compito delle istituzioni non è alimentare diffidenza, delazioni, scontri, radicalizzando di fatto le posizioni, per cui chi sceglie di non vaccinarsi diventa un nemico, un incosciente, necessariamente ignorante ed egoista.
Se si cambiasse strategia di comunicazione, evitando coercizioni che trattano i cittadini come analfabeti funzionali e chi ha dubbi necessariamente come un novax, se si evitassero l’autoritarismo e i ricatti, con obblighi mascherati come il green pass, se i cittadini vedessero che non si punta solo sui vaccini ma si investe di più anche nella sanità territoriale in primis… siamo certe ci sarebbe una svolta. È inutile che diciamo che nei paesi del nord Europa i cittadini sono responsabili e gli italiani no, se la comunicazione è da terzo mondo, con i media schierati che trattano chi esercita senso critico come delinquente.Noi stiamo addirittura arrivando a mettere in discussione il diritto al lavoro per chi non ha il certificato in regola, mentre altri paesi, come la Danimarca, con tassi di vaccinazione e situazione epidemiologica simile alla nostra, hanno tolto il green pass.
Questa potrebbe davvero essere una campagna di sensibilizzazione efficace: garantire la fine delle restrizioni raggiunta una certa percentuale di immunizzazione della popolazione a rischio. E invece non si vede la fine di questo film distopico.
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19 settembre 2021 su Goccia a Goccia/fb