I dubbi sono l’anima della scienza

Io sono vaccinata e totalmente a favore del vaccino. Anzi, ritengo che sia uno dei più efficaci che abbiamo. Ma proprio perché è molto efficace dobbiamo fare una campagna informativa buona per convincere chi ne ha bisogno. Credo invece che stigmatizzare e colpevolizzare chi ha dei dubbi sia profondamento sbagliato, questa guerra non aiuta nessuno. Anche perché dopo due anni di pandemia è comprensibile che le persone abbiano paura, ma bisognerebbe giudicare di meno, evitare di fare continuamente la morale a chi la pensa in maniera diversa e trattare i cittadini come bambini incoscienti. Per questo ho firmato l’appello contro il green pass obbligatorio in Università.
Dobbiamo convincere le persone più a rischio a vaccinarsi. Non introdurre disciminazioni che irrigidiscono le posizioni.Come madre e come insegnante, che messaggio trasmetto agli studenti se gli dico: “Vaccinatevi oppure non potete entrare in Università”?.
È come se dicessi loro non importa analizzare le evidenze scientifiche, che spesso a un attento esame non sono per nulla evidenti, ma basta obbedire.Io insegno statistica medica, dunque so che basarsi sui dati è fondamentale. Le biblioteche e i musei siano luoghi pericolosi?I danni per i nostri ragazzi sono semmai altri: la salute e il benessere non si riducono evitando il contagio. Con il lockdown abbiamo avuto un forte malessere tra i giovani, esclusi da ogni attività sociale. Non è così che facciamo il loro bene. Senza dimenticare che in ambito scientifico il dubbio è cosa buona, bisogna farne tesoro. Ci vuole umiltà nell’approccio e nei messaggi che mandiamo.Grazie al Il Fatto Quotidiano per l’opportunità di spiegare le ragioni per cui ho firmato l’appello dei docenti contro il green pass obbligatorio in università.

18 settembre 2021