Necessità di un approccio precauzionale per la vaccinazione ai minori

Sara Gandini, epidemiologa biostatistica, Maurizio Matteoli, pediatra

Il JCVI (Joint Committee on Vaccination and Immunisation) del Governo Inglese è un comitato consultivo di esperti indipendenti che fornisce consulenza ai dipartimenti sanitari del Regno Unito sull’immunizzazione, formulando raccomandazioni sui programmi di vaccinazione e sulla sicurezza dei vaccini. Ieri ha pubblicato un documento nel quale dichiara che in questo momento non può sostenere la scelta della vaccinazione universale per i 12-15enni sani. Le evidenze scientifiche disponibili indicano che i benefici individuali per la salute derivanti dalla vaccinazione COVID-19 sono piccoli in coloro che hanno un’età compresa tra i 12 e i 15 anni e che non hanno condizioni di salute sottostanti che li mettono a rischio di COVID-19 grave. Anche i rischi potenziali dalla vaccinazione sono piccoli, con segnalazioni di miocardite post-vaccinazione molto rare, ma potenzialmente gravi e ancora in fase di descrizione.

Ci sono evidenze scientifiche che indicano un’associazione tra i vaccini COVID-19 mRNA e la miocardite. Questo è un evento avverso estremamente raro ma gli effetti a medio e lungo termine sono sconosciuti. Si sta conducendo un follow-up a lungo termine di cui si sapranno i risultati più avanti, per cui rimane incertezza riguardo agli effetti sulla salute di questi eventi avversi.Per la stragrande maggioranza dei bambini, l’infezione da SARS-CoV2 è asintomatica o leggermente sintomatica e si risolve senza trattamento.

Dei pochissimi bambini tra i 12 e i 15 anni che richiedono l’ospedalizzazione, la maggior parte ha condizioni di salute sottostanti. A coloro che hanno condizioni di salute a rischio il comitato raccomanda la vaccinazione.Dato il rischio molto basso di grave malattia da COVID-19 in soggetti altrimenti sani di età compresa tra i 12 e i 15 anni, il bilancio rischi/benefici deve essere fatto in modo molto attento ed è consigliato un approccio precauzionale.Quando si decide sulle vaccinazioni infantili, la JCVI ha sempre sostenuto che l’attenzione principale dovrebbe essere sui benefici per i bambini stessi, bilanciati dalla valutazione per i potenziali danni dati dalla loro vaccinazione.

Nel complesso, il comitato è del parere che i benefici della vaccinazione siano marginalmente maggiori dei potenziali danni noti, ma riconosce che c’è una notevole incertezza circa l’entità dei potenziali danni. Il margine di beneficio è considerato troppo piccolo per sostenere un programma universale di vaccinazione di minori sani in questo momento. Con l’accumularsi di dati a più lungo termine sulle potenziali reazioni avverse, una maggiore certezza può permettere di riconsiderare i benefici e i rischi. Tuttavia tali dati potrebbero non essere disponibili per diversi mesi.

Chi segue questa pagina sa che da tempo chiediamo di avere un approccio precauzionale con i minori. Ci fa piacere di non esserci sbagliati e che questi concetti vengano di nuovo ribaditi da un ente importante come il JCVI. A questo punto speriamo che anche altri si concedano la possibilità di una riflessione ed una discussione pacata su questo argomento. Le accuse di sostenere posizioni novax a chi esprime dubbi sulla vaccinazione ai minori sono totalmente inaccettabili e andrebbero universalmente stigmatizzate da scienziati e politici che ci tengono al benessere del paese.

https://www.gov.uk/…/jcvi-statement-on-covid-19…

4 settembre sulla pagina facebook di Goccia a Goccia