Di Maurizio Matteoli in collaborazione con Remo Bassini

Ricordate le discussioni sulla Svezia nel 2020? Niente lockdown e misure draconiane e, a parte i momenti più critici, le scuole sono rimaste in larga parte aperte, i ristoranti e bar frequentati normalmente…
La Svezia era additata come esempio negativo o positivo a secondo delle tesi (e delle tifoserie) in campo. In realtà hanno adottato anche loro alcune misure di prevenzione dei contagi ma senza imposizioni.Da tempo ormai in Svezia la vita scorre in maniera quasi normale.
Certo, permangono le raccomandazioni di sempre – distanziamento, restare a casa se si ha febbre, isolamento dei positivi e altro – ma adesso tutto è aperto, niente mascherina e, soprattutto, niente green pass. La strategia vaccinale è simile a quella italiana eccetto che per gli adolescenti: la vaccinazione per i giovani di 16-17 anni viene consigliata, ma solo quando sarà esaurita l’offerta per le persone più anziane (si prevede possa iniziare in questo mese di agosto), mentre per la fascia di età 12-15 viene consigliata solo ai bambini fragili. Infine la percentuale di vaccinati con almeno una dose è (13 agosto) il 65,44%, molto simile al 66,87% italiano.
E come stanno andando ricoveri e decessi? Penso che, per rispondere, la cosa migliore sia guardare i grafici.Esempio da seguire? Lascio a voi la risposta. Vorrei solo far notare che la vaccinazione ai soggetti anziani e fragili ci permette di guardare con tranquillità ai mesi futuri perché, se i vaccini funzionano come sembra, indipendentemente dalle misure di restrizione che si prendono, i green pass e le mascherine, i ricoveri e di decessi sono pochi e dovrebbero rimanere pochi in Italia come sono pochi in Svezia. Ricominciamo a vivere perché siamo ancora in tempo per farlo!https://www.folkhalsomyndigheten.se/…/communi…/covid-19/
Pubblicato sulla pagina fb il 21 agosto 2021